giovedì 2 settembre 2010

L'incontro di ieri sera alla sagra della cipolla:

Sensei, indossando il vestito buono della domenica, ordina un bicchiere di rosso e un piatto di anelli di cipolla fritta e poi si siede a bere, a mangiare e a guardare la gente che passa, come ogni umbro che si rispetti è abituato a fare fin da piccolo. Ad un certo punto un losco individuo, già molto avanti col vino, si avvicina al banco degli anelli di cipolla indossando una strana maglietta con le caricature di diversi personaggi dell'hinterland spinetense, dell'alta borghesia bergamasca, della Verona bene e via dicendo. Allorché il piccolo Sensei si chiede: "non sarà mica che quel tizio con la faccia paffuta, che mangia pane e sopressa con una bottiglia di sagrantino in mano, sia proprio il mitico Panzer di IG2?" e gli si avvicina per vederlo meglio. L'individuo presenta effettivamente non pochi difetti, sia a livello fisico, sia su quello dell'igiene personale, ma sembra essere proprio lui; quindi Sensei si fa coraggio e si tira fuori l'uccello fissandolo negli occhi: a quel punto il buffo umbro ubriaco manda giù il boccone di pane e salame, cade sulle ginocchia e senza dire niente si tuffa voglioso su quel piccolo membro per farlo immediatamente suo. Sulla strada del ritorno a casa, soddisfatto e con una leggera smorfia sul viso che pareva un sorriso, Sensei disse tra se e se: "cazzo se avevo ragione, era proprio quel frocio Panzer!".

venerdì 30 luglio 2010

@ Simone

Oggi ho cercato di immaginare la tua giornata tipo durante le ferie.
Un'esperienza interessante, anche se piuttosto deprimente.
Ho chiuso gli occhi e ho visto un uomo più vicino ai quaranta che ai trenta, ma vestito come un ventenne in tiro, con un sospetto esubero di pancetta attorno alla vita. Scapolo, con lo sguardo perennemente in cerca di figa giovane da dietro i suoi occhiali scuri (Bulgari?), in giro per le vie di Spinea a bordo della sua auto sportiva (Z4?), nei suoi vestiti di marca, con l'aria condizionata al massimo, il gomito fuori completo di costoso orologio da polso (Rolex placcato oro?) che però rientra ai semafori, la musica del poderoso impianto radio al massimo volume con su l'ultimo tamarrissimo tormentone dell'estate, come WakaWaka di Shakira, o magari qualcosa sul genere Grotesque Impalement sempre per fare colpo sulle fighe più giovani e dark.
Poi parcheggio in divieto di sosta e saltino al baretto all'aperto con degustazione da snob della laguna di Martini o Campari con tre olive. Olive nere. Anche razzista. Tranne quando si tratta di negre alfa e beta da scarrozzare e da cui farsi spompare in luoghi appartati. Vedo il tuo ingresso da uomo vissuto all'acciaeria con puttana escort al fianco. La puttana è una ex di un tuo vecchio compagno di liceo. La puttana ha abortito, ma le è rimasto il vizio. La notte a straziare una Gibson, a fare il malinconico cercando di riesumare Stairway to Heaven in un appartamento di lusso dell'amico Consulent Manager con mignotte ubriache che non si fanno neanche pagare se le fai bere e mangiare a sbafo. Non mi incanti, occhio di toro!
Il sonno all'alba delle cinque di mattina. 5 de la manana? se puede bailar, vamos!
Tu devi essere uno di quelli che al grido di "cogliete l'attimo" vivono la vita al momento, come viene. Ma io ti dico "smettila di andare a puttane e fatti una famiglia, costruisciti un codice a cui attenerti e riparti da lì"...altrimenti un giorno ti sveglierai e scoprirai che morire da soli è come farsi le seghe guardando filmini con donne che si spalmano di merda.
Squallido.

Dammi notizie, se capita. A tutte le ore, alligatore. Al primo squillo, coccodrillo. Non ti scordar di scrivere.


Firmato,
il dio del blog

giovedì 8 luglio 2010

giovedì 14 gennaio 2010

Bunogiorno a tutti e buongiorno a te SACERDOTE ANAL, il prete dalle palle d'acciaio piene di pelo e dalla prostata d'oro e il culo aperto come le porte del centro commerciale la fattoria città di treviso,o meglio del foro degli avvocati di treviso,ha ha ha devi caro sacesdote assolvermi dai miei peccati piccanti e analmente perversi...non è certo colpa mia, ma la tua faccia da fica aperta come una cappa santa, che di santo ha veramente poco, ti porterà sempre nella tua vita a ricevere grandi VISITE DI MEMBRI MOSTROSAMENTE GRANDI che sfameranno le tue voglie di cazzo più represse.. io ti conosco e so che soffri anche spesso perchè mentre uno ti sfama dalla bocca con grandi cazzi, duri come tubi costruiti dall'italtubi dei porto marghera, ti piace essere dominato da dietro...SHUT UP SACERDOTE ANAL E APRI IL CULO.....CIAO PORCO

mercoledì 16 dicembre 2009

POSTAGGIO VIA MAIL

Semplice e pulito

giovedì 3 dicembre 2009

Beh, per una volta vedrò di scendere al livello di voi comuni mortali, e di mandarmi affanculo.
Rimpiango i tempi in cui non ero null'altro che il Pech, uno sborone col ciuffetto che si abbuffava aggratis di figa e capezzoli gonfi da mane a sera, e poi a strafogarmi di cose grasse e zuccherose, a fumarmi 2 pacchetti di Camel al giorno e a fottermene del fisico e della salute, inneggiando a Dio con epiteti ingiuriosi e godendo nel farlo tra un bignè e un maritozzo.
E poi un giorno mi si presenta quella troia tutta bocca della Maga e mi fa "vieni con me e abbandona i vizi della gola e della carne, e io farò di te un eroe, un signore dell'Universo". Cazzo che affare! E stronzo io che, invece di pisciarle in bocca e di pulirmi la cappella umida con le sue abbondanti tette, ho accondisceso fottendomi l'esistenza per servire il Bene, sacrificando indi i desideri del pene.
Ho aderito alla Chiesa, povero coglione, per ritrovarmi con un gattone verde tigrato come unico buco di sfogo, che se glielo metto davanti devo stare attento ai dentoni, e se glielo metto didietro lo tiro fuori coperto di merda fino ai coglioni!

Mi sorge un dubbio: che mi abbiano fregato?

martedì 1 dicembre 2009

C’era una volta… tanto e tanto tempo fa…
una cittadina Greca, dove vigeva il rigore, la durezza e la spietatezza del rapporto con le persone. La città si chiamava SPARTA, ed in omaggio al suo essere poco morbida, i sottotitoli dei cartelli agli ingressi erano “insulti gratuiti e possibilmente molto offensivi”.
La città era guidata da un capo, cresciuto tra le durissime prove che aveva dovuto affrontare per diventare uomo, passare decine di notti fuori dalla città, affrontano buio, freddo, paura, fiere, e dovendo scrivere degli insulti creativissimi che avrebbe dovuto decantare ai vecchi saggi “Lo stronzo2, Il Grottesco, Nemesis, Sacerdote Anal e L’ Uomo di grottaglie”, per poter superare la prova e poter rientrare non solo da uomo, ma da capo, all’ interno delle mura. Il suo nome era PORCOnida.
Incredibilmente, riuscì nell’ impresa, e forte del totale accordo al suo rientro dei saggi, della sua possente fisicità acquisità nell’ addestramento, ed alla sua barba che sembrava una spatola da muratore montata al contrario, riusci in un sol colpo a diventare reggente, ed ottenere la più bella donna del paese come compagna, la bramatissima Ruja.
Peccato che la ruja fosse invidiata da molti, tra cui “Uchafu”, un essere abbietto, che faceva buon viso a cattivo gioco, una serpe che covava invidia per PORCOnida, e davanti gli faceva ampi sorrisi, lunghi chinotti nei loro incontri di nascosta omosessualità, ma dietro tramava per spodestarlo ed ottenere la Ruja tanto desiderata in gioventù. Dopo vari tentativi di conquista della vaccona cornuta, a cui lei, ormai sottomessa alla sodomizzazione ed al sesso incredibile, grazie al pisello a forma di cavaturaccioli con cui la trapanava PORCOnida, aveva sempre risposto “no, finchè non ti fai trapiantare un cazzo almeno ad Ananas, non avrai mai la mia patatina fritta (si perché non se la lavava mai)”, finalmente (visto che i trapianti di pinzelloname all’ epoca non esistevano), gli si offri su un piatto d’ argento, la soluzione.
Ricevettero un emissario, che chiedeva loro la resa della città, senza colpo ferire, da parte dei Proci (la verità è diversa, va be), che in realtà era un popolo che aveva cambiato nome all’ anagrafe, perché in realtà era il popolo dei Froci e il nome in battaglia non era credibile, prolungando così la durata causa risate scomposte degli avversari, fino al rendersi poi conto che l’ enormità e la forza dell’ esercito dei froci, era inarrestabile, e la punizione per la sconfitta senza resa, sarebbe stata, in onore al loro nome, la sodomia perpetua al momento del divenire schiavi dei conquistati.
Però PORCOnida, forte dell’ appoggio della sposa, la Ruja, getto l’ emissario di SeBSe re dei Froci, nel pozzo della agonia eterna (un posto in cui le risposte da rosik non conoscevano interruzione) con una zampata con i suoi piedi da ungulato a due dita dispari, e sanci di fatto una dichiarazione di guerra a SeBSe.
Inzia quindi l’ avanzata dell’ esercito dei froci, che finalmente, mostrarono il loro stendardi. Uno scudo a doppio cerco intersecato e aperto sulla parte superiore, curiosamente somigliante ad un culo, con sopra scritto “ANONIMI”.
Arrivati uno di fronte all’ altro, gli eserciti si fermarono, in attesa degli ordini dei capi. Parti nel giro di dieci minuti, una battaglia tremenda e feroce, dove, dopo enormi perdite da entrambi i fronti, migliaia di froci di la, e soli tre valorosi di qua iron Maiden 76 , el piccero, Messine di qua, SeBSe si rese conto di non aver di fronte degli avversai comuni. Chiese quindi, un attimo di tregua, e l’ incontro con PORCOnida, a cui si presentò scortato dal suo generalissimo Rimmel, chiamato “la volpe della Tessaglia”, e dal suo guerriero più forte, persino più forte di Lui, un Biondo, abbronzato e muscolosissimo He-Pech.
Nell’ incontro, in cui SeBSe sovrastava il fisicatissimo PORCOnida di almeno mezzo mezzo metro, e posizionatosi alle sue spalle disse “se verrai con me, ti farò sentire la mia potenza”, il capo degli Spartani (insultatori gratuiti), cominciando davvero a sentire quella potenza, spingergli le terga, all’ altezza della mutande, decise che non ci sarebbe stata pace, ma guerra fino alla morte !
Riprese la battaglia, con fortissime perdite da parte dei proci, e saltuarie da parte dei greci. La morte in battaglia del figlio di Rommel, Lilleloller, fece lui perdere la testa, con il conseguente lancio verso i soldati nemici, e la ovvia morte del generalissimo, cosa questa, che inizio a far vacillare la possanza Spartana.
Il colpo decisivo alla battaglia, fu dato dal tradimento di Pech, un essere deforme, rifiutato in battaglia da PORCOnida, che non vedeva in lui nessun aiuto. Scoperto questo, per SeBSe fu facile attrarre a se con promesse di lustri, donne e ricchezze, lo sventurato e deforme PECH, che tradita la patria, svelò segreti utili alla disfatta.
Cosa che fu, ed ultimo atto, del manipolo di pochi che contro il volere dei vecchi saggi, cercarono di salvare la città, fu la morte, ad opera degli arcieri che trafissero gli ormai rimasti PORCOnida, Skhammy, Panzer, Carciofo e james Beautiful.
SeBSe, per le perdite e l’ ammirazione suscitata in lui da PORCOnida, ritirò le truppe, e lascio salvo il solo He-Pech, che rientrato a Sparta, uccise l’ invidioso Uchafu, impalmo la pretesa Ruja, sfornò trecento bambini che al grido di “Siamo in un mondo di frooociiiii…”, rallegrarono la nuova vita della città, andando a giocare tutti i giorni sul monumento ai caduti, composto da un gruppo di culturisti su cui capeggiava una scritta “In ricordo ai valorosi, che guidati da PORCOnida, caddero in mano ai Froci, una prece ed un vasetto di vasella a loro”

giovedì 26 novembre 2009

C’ era una volta, tanto e tanto tempo fa… un fratellino ed una sorellina, Panzer e Grotteschel, che durante una gita nel bosco, coi loro genitori, gli immancabili Uchafu e Pech, si persero giocando a nascondino, finche non GIUNGETTE la sera, e, felici i genitori, che non trovandoli andarono a casa, almeno contenti perché non avendo perso cappuccetto PORCO, con la scomparsa di Panzer e Grotteschel, disperati i due fratellini perché col buio non sapevano più che fare, e la giornata volse al termine.
Rientrando a casa, Uchafu e Pech chiamarano a raccolta degli amici, per improvvisare una grande festa a base di arrosto di anonimo innaffiato da Succo di Ananas, Zup e brodo di pollo, volta a ringraziare il cielo dell’ avvenimento estatico del dì.
Alla festa accorsero SBS, Rujo, Nemesis, Carciofo, Mofo… insomma, un’ allegra combriccola, che tra alcuni persi durante il viaggio e rientrati a casa anzitempo, e alcuni ubriacatisi con della Zup, resero la festa un’ evento memorabile. Ma… oibò, ci siamo dimenticati dei protagonisti della fiaba, Panzer & Grotteschel !
Ebbene, seguiamo brevemente cosa successe ai due pargoli;Svegliatisi la mattina, dopo una notte tormentata da incubi in cui un oscuro personaggio alieno, non E.T. come tutti si aspettano, ma più naturalizzato terrestre, identificato con I.T., avrebbe resettato tutti i file dei loro computer a casa. Si accorsero di essersi assopiti vicini ad una casetta di marzapane, e cioccolato e dolci di ogni tipo che ne adornavano le pareti. Immediatamente trovarono il sorriso, e la curiosità di andare a vedere come era fatta la casa, ed appena avvicinati, accortisi d’ esser lievemente sconvolti dai morsi della fame, provarono ad addentare le imposte, scoprendo una cioccolata di qualità eccezionale. In quel mentre, attirata dal rumore, scatto fuori dall’ uscio di casa, una vecchia strega, a forma di mucca bianca pezzata nera, soprannominata dai terrorizzati passanti che conoscevano quel remoto luogo, la Ruja. Non si sa bene da dove avesse origine quel nome, ma la leggenda voleva che fosse una derivazione del suo essere di nome femmina, d’ aspetto mucca, d’ animo transessuale, d’ odore insopportabile e di voce telefonista erotica(o).
Sulla porta, in un’ italiano stentato, a tratti con un’ accento portoghese, ma più brasiliano che portoghese, esordì con “Sciao beli, cosa state fascendo ? Vi siete perduti beli ? Ma vedu che avite fame, vinite dentro che vi darò da scaldarve e da mangiare”. I due, rassicurati dalla calda voce da Zsiu belu dell’ essere della foresta, entrarono. Ma appena dentro, si ritrovarono in una gabbia, e furono portati nella cantina della casa. Per farla breve, perché il narratore ne ha le palle piene ed ha quasi finito la pausa pranzo, la Ruja dava continuamente da mangiare ai due, tanto, troppo. Al che Grotteschel disse “sai fratellino mio Panzer adorato ? Mi ricorda una favola in cui la strega volvea ingrassare i due bimbi, per poi mangiarseli. Tu mangia, ma quando ti controllera il dito per capire se sarai grasso, (visto che tra le tante virtù della Ruja, vi era la miopia ad un occhio, la cataratta completa e l’ astigmatismo all’ altro occhio), porgile sempre il bastoncino. Così andarono avanti per anni. Finche la Ruja incredula, disse “E’ impossibiu, ora entro e vedo se i due mi prendono in sgiro” Al che la ruja, entrata, si accorse, grazie ai telescopi che indosavva per una minima vista, che il bimbo panzer era ormai cresciuto, diventato quasi un uomo, e decise di far uscire i ragazzi per raggiungere i suoi scopi (scopi, appunto). Diede in mano una spada a Panzer, ed alla pronunzia di una formula magica “Per il potere di GaysCUL, dagli il potere, zsiu belu”, Questi si trasformo in HE-PECH, un biondo, abbronzato, possente, glabro ed eccitante adone, tutto muscoli ed olio emolliente ! Alla vista, sia la ruja, contenta del risultato per anni cercato, che Grotteschel, ormai diventata una fanciulla in età da tarello, si guardarono, si misero carponi di fronte al mandino bianco, e a turno, sodomizzata la ruja (avendo curiosamente un’ unico foro posteriore, e non due come il teorico sesso avrebbe voluto), e sverginato la consanguinea, cominciarono ad urlare di piacere, promettendosi amore eterno.
Nel frattempo Uchafu e Pech, con un senso di smarrimento e vuoto, per la perdita dei due figli, decisero di averne altri… ma anche questa, è un’ altra storia.

lunedì 23 novembre 2009

C' era una volta, tanto e tanto tempo fa, in un bosco sperduto tra le valli della pianura padana, che ospitava un' anziana signora, un po' cagionevole di salute ed un po' bloccata a letto, che si chiamava Nonna Ruja, e viveva aspettando ogni giorno, la visita della nipotina, una bimba di ormai trent’ anni suonati, dalla carnagione rosa intensa ed una lieve peluria sul viso, che grazie al vizio di indossare sempre la stessa mantellina con cappuccio, fatta di pelle di suino, veniva chiamata da tutti "Cappuccetto PORCO". La bimba, nonostante i pericoli che presentava il bosco, veniva mandata da lei tutti i giorni, a portarle cure e cibo, dai genitori, Uchafu e Lilleloller, che segretamente speravano fosse catturata e sbranata dal lupo Nemesis, che vagava perennemente affamato nelle ombre, in modo tale da avere una bocca in meno da sfamare. La bimba, che comunque non si preoccupava del pericolo, perchè aveva un' arma segreta, attraversava quindi tutti i giorni la lunga strada buia e sconfortante, fino a giungere alla villetta della nonna (chiedendosi sempre perchè quella vecchia vacca abitasse così lontato dalle comodità della civiltà moderna, se poi non riusciva neanche ad andare all' ASL da sola, ma aveva bisogno della macchina dell' adorato figlio, Uchafu), col suo cestino pieno di vivande, che faceva un sacco gola anche all’ orso Panzer ed al suo fido amico bubu, ma questa è un’ altra storia, Un giorno però, Il lupo Nemesis, decise che la fame era ormai troppa, e visto l’ avvicinarsi dell’ inverno, decise di entrare nella casa, divorare Nonna Ruja, e non ancora sazio, da lei travestirsi per attendere il sicuro arrivo della nipotina, e raddoppiare il pranzo.
Come tutti ormai sanno, la bimba, una volta raggiunta casa, entrando, vide la nonna un po’ più ingombrante del solito, avvolta nella sua copertina, e cominciò “Nonna, che naso grande che hai, Che piedi grossi che hai, Che orecchie lunghe che hai, che unghie affilate che hai, che denti aguzzi che hai… “ al che il lupo Nemesis, stufo ed infastidito dalla raffica di fiato che stava sprecando cappuccetto PORCO, salto d’ impeto fuori dal letto per cercare di divorarsela in un sol boccone. Cappuccetto PORCO con un balzo porcello, degno dei riflessi di uno schermidore, schivò l’ assalto, corse verso ogni apertura della casa per cercar la fuga, trovando immancabilmente il lupo Nemesis, purtroppo per lei, davanti ad ogni uscita, essendo molto più veloce di lei. Quando, dopo alcuni minuti di assalto, cappuccetto PORCO si trovò chiusa in un angolo, all’ avvicinarsi del Lupo nemesis, ormai senza scampo, penso di usare la sua arma segreta e disse “Lupo, aspetta, non mangiarmi, ti sono molto più utile da viva che da mangiata”. Il Lupo Nemesis ebbe un attimo di esitazione e curiosità e disse “Ah, si, e come potresti, aaaaauuuuuuuu, essere utile, piccola polpetta con le gambe ?”.
Prontissima alla risposta, Cappuccetto PORCO disse “Beh, se proprio lo vuoi sapere, Lupo Nemesis, stacco chinotti formidabili !”, ed allargandosi in un sorriso a bocca aperta, si lanciò sul pacco del lupo, che prontamente cominciò ad ululare per l’ abilità della trentenne travestita da bimba col cappuccio di porco. In quel mentre, il cacciatore He-Pech, che come ogni giorno, aspettava Cappuccetto PORCO fuori dalla casa della nonna, per i soliti giochino erotici con la Porcella, insospettito dal ritardo, e dagli ululati vicini, forti e ripetuti, si lancio dentro la villetta del bosco, trovando un’ eccitantissima scena di fronte ai suoi occhi. Sollevata la spada, al grido di “Per il potere di GaysCUL”, gli crebbe un tarello in mezzo alle gambe degno di un mandino superdotato persino per i mandino, e si lanciò alle spalle di Cappuccetto PORCO, iniziando così un trittico a spiedino, in fila He-pech, l’ ano ormai spanato di Cappuccetto PORCO, e l’ inumiditissimo tarello di Lupo Nemesis, suscitando le ire di Skelestronz, che stava spiando le mosse del suo amato ed irraggiungibile Biondino dal petto possentemente muscoloso e dalla natiche scolpite, il cui cervello gia cominciava a elaborare un’ ennesimo piano per la conquista dell’ ambito deretano. Ma anche questa è un’ altra storia.

Buon lunedì di merda a chiunque.

giovedì 12 novembre 2009

HE-PECH E I DOMINATORI DELL'UNIVERSO
riassunto delle precedenti puntate

Nel favoloso blog di IG2, il bellissimo PECH trova la mitica SPADA del POTERE, grazie alla quale può tramutarsi nel leggendario HE-PECH, dominatore dell'Universo, Principe del Castello di GAYSKULL e proprietario del coccoloso TIGROTTO VERDE. Presto il novello adone diventa l'oggetto del desiderio dei molti omosessuali del blog, ma soprattutto scatena un incontrollato desiderio sessuale nel terribile SKELETOR (MESSINE), il quale prova in tutti i modi ad attirare l'attenzione del fratello bello di Ronn Moss. Tuttavia innumerevoli ostacoli impediscono il coronamento del suo sogno d'amore: sinistri personaggi come STRATOS e sedicenti mogli come SHE-PECH (RAFFAELLA CARRA) scendono in campo contro il signore della TANA DEL SERPENTE per poter mettere le manacce prima di lui sulle erculee chiappe del dio greco; alleati coglioni e drogati come BEASTMAN o peggio ancora MERMAN lo coprono di ridicolo e gli remano contro; ma soprattutto è lo stesso Rodolfo Valentino de noantri a non cagare minimamente il povero malvagio ebbro di passione, preferendo la compagnia della troissima MAGA nella TORRE DEL POTERE, o del gayssimo PANZER nella sua palestra.
Riuscirà il libidinoso scheletro ad avere la fascinosa montagna di muscoli tutta per le sue sfrenate voluttà? Riuscirà la risposta italiana a George Clooney a preservare intatto il suo vergineo ano?

domenica 8 novembre 2009

giovedì 5 novembre 2009

Un transessuale è innanzitutto una persona. Un essere umano con un problema (lilleloller) in più rispetto agli altri (Nemsis, Iron), maturato quando - prima degli altri - ha cominciato a porsi alcune domande esistenziali: perché sono diverso (Il porco)? Perché agli amici piace scazzottarsi e giocare a calcio e io preferisco le bambole (Skhammy)? Perché voglio vestirmi con abiti femminili (Pech)? Inizialmente queste pulsioni si nascondono agli altri, ma soffocarle a lungo non è la soluzione (Panzer, Lo stronzo2). Noi non ci identifichiamo con il nostro sesso anagrafico e la decisione da prendere è quella di adeguare il proprio corpo all'anima (Uchafu)

sabato 24 ottobre 2009

Ma se moltiplico 100% Rujo/a per 0, ottengo un canemorto incartapecorito con protuberanze mammarie flosce ?

venerdì 23 ottobre 2009

ruja < peli pubici di un cadavere
ruja < uno scroto senza palle
ruja < una figa cucita
ruja < un maiale denutrito
il porco < la birra analcolica
ruja < steve urkel
ruja < l'acume di zia ietta


anonimo spaziatore <> lillo > ruja
Skhammy >
Giuseppe da Bari > The Fan
Giuseppe da Bari <> the fan
Ferruccio che parla da solo <> nemesis
ruja < roja
lillo < ruja
SBSp < cirino pomicino
the fan <>100%-goldon-Rujo
The fan > 100%Rujo
Gabriel <>
the fan > ruja
Ironemo <>
ruja < aperitivo a base di frutta

martedì 13 ottobre 2009

La figlia del porco e della ruja

SuperPechTroll ha detto...

se mi lasciate anche solo un post, giuro che per oggi smetto

.

13.10.2009 h 16.45
EDIT:

Dietro permesso dell'autore, sottopongo il blog ad un'operazione di rimodellamento estetico del buco.

sabato 10 ottobre 2009

lunedì 5 ottobre 2009

giovedì 17 settembre 2009

INDOVINATE CHI E' TORNATO

Ebbene sì: il Panzer è ancora qui.
Alla nostra splendida amministratrice, che dio la serbi in gloria, sono passate le mestruazioni, così ha pensato bene di far risorgere questa merda.

Passiamo subito a roba seria, roba pesante, roba di classe, ecc. ecc.

Senza troppi dettagli, sapete tutti che questo pomeriggio il nostro blog preferito (e non intendo questo letamaio, ma Insulti Gratuiti 2) ha avuto l'onore di gustare una conversazione via MSN tra una presunta quattordicenne chiamata Tokietta e l'incommensurabile Ice Thorn.

Ebbene, l'Oggionese del nostro cuore ha interpretato questo gesto di amicizia come l'occasione di incastrarlo, quale terribile pedofilo , e ha accusato tutta la banda di Erosione, Sentenza ecc. ecc. (e quindi ogni utente di IG2) di "non avere nemmeno il coraggio di andare a cagare" , per "paura che il gabinetto glielo morda".

Interviene lo splendido SBS, il quale, dopo aver constatato la presenza del Thorn con un "porcodio è veramente lui?", si è leggermente inalberato per l'accusa di vigliaccheria:

"ice thorn... io non ho mai detto nè fatto nulla contro di te, me ne sono sbattuto altamente il cazzo di tutto quello che dicevano o scrivevano su di te, ho solo fatto qualche commento non so quanto tempo fa giusto perchè sono un insultatore e insulto chiunque e in qualunque modo, ma che mi si venga a dire che non ho il coraggio "di andare a cagare perchè hanno paura che il gabinetto glielo morda" PORCODIO! NON LO DOVEVI DIRE!

DIOCANE!
DIOPORCOINFAMECANE!"

Il magnifico cinghialone di Bonate Sotto, che non è un coglione, ha già programmato la Strafexpedition (Spedizione punitiva, o roba simile):

"Bonate Sotto - Oggiona con Santo Stefano (VA)
80,7 km – circa 1 ora 10 min
una domenica pomeriggio la butto volentieri..."

E adesso, tra un diocanemerda e un chiesofilo spompinapreti, attendiamo con ansia ulteriori sviluppi...


Nel frattempo, visto che siamo in tema di ghiaccio, beccatevi "SBS on ice", per l'occasione agghindato come il miglior figlio delle Highlands.

martedì 15 settembre 2009

Ecco dove è MoFo!

Mobili e scooter sull'auto: fermato
Bergamo, tunisino perde 17 punti

Andare in ferie è sempre un problema: e se durante l'assenza passano i soliti topi d'appartamento? E se la casa delle vacanze non ha tutte le comodità alle quali si è abituati? Così un tunisino di Albano Sant'Alessandro, nel Bergamasco, non si è limitato a fare le valigie: ha caricato in macchina anche tutto l'arredamento di casa e lo scooter. Ma durante il "trasloco" è stato bloccato in autostrada e ha perso 17 punti della patente.

A vedersi passare davanti, in modo assolutamente disinvolto, il tunisino, sono stati gli stupefatti agenti della polizia stradale di Seriate. Gli agenti erano sull'autostrada A4 fra Trezzo e Cavenago quando hanno visto arrivare la Opel Corsa dell'uomo con sul tettuccio tavolo, sedie, frigo, materasso, mobiletti vari, uno scooter Piaggio Zip, una mountain bike, valigie e perfino il secchio per lavare i pavimenti.

Non solo: una grande quantità di merce varia era poi stipata all'interno della vettura insieme a moglie e due figli piccoli. L'automobilista era intenzionato a raggiungere in quel modo il suo Paese natale per le vacanze, imbarcando l'auto e tutto il suo carico a Genova. Gli agenti gli hanno spiegato che non se ne parlava proprio, poi hanno cominciato a fare una multa per carico fuori misura, mancato uso delle cinture e, visto che nonostante il carico la vettura viaggiava sulla corsia centrale, anche violazione dell'obbligo di circolare sulla corsia libera a destra.

Quindi è scattata una maximulta, 17 punti in meno e ritiro immediato della patente. E l'ordine di riportare subito indietro tutto il carico.

giovedì 10 settembre 2009

La Ruja fa scaldare la Terra

A 40 miglia a nord di Stoccolma, esattamente presso l'università di Uppsala (Scienze Naturali) è partito un esperimento un po' particolare. Tale università infatti ha ricevuto la cifra di 590.000 $ (circa 407.000 €, ad oggi) per analizzare i gas emessi dalla RUJA!!!

Il direttore lavori è Jan Bertilsson, mentre i tester sono 20RUJE con diete alimentari diverse. Ogni RUJA sarà dotata di collare, che rileverà la quantità di bio-metano presente attorno all'animale.

La cosa più strana è che il 95% del metano emesso dagli animali, a seguito della digestione, esce dalla bocca: dai Rutti!
Obiettivo della ricerca: la salvezza del mondo chiaramente, e quale altro obiettivo poteva essere! Pare che il RUJA-Metano faccia scaldare un po' troppo la terra

martedì 8 settembre 2009

PREGHIERA PER LA PADANIA LIBERA

O Gesù dagli occhi buoni
fai morire tutti i terroni.
O Gesù dagli occhi belli
Fa Morire solo quelli.

Oh mio caro e buon Gesù
Fa che non ne nascan più
Fa sparire quella razza
che da noi quassù si piazza.

Nella tua grande gloria
Falli fuori dalla storia
Non si senta più parlare
neppur quelli d'oltremare.

Poni fine per favore
A quell'unico tuo errore
Per la tua onnipotenza
ti chiediam l'indipendenza

O Signore te lo giuro
noi qui al Nord vogliamo il muro
che sorretto da due pali
porti via i meridionali

Dillo pure a giove pluvio
fa venir n'altro diluvio
che sommerga con ragione
tutto quanto il meridione.

Fa in modo che mia figlia
Non sia "Ciccio" che la piglia
CHE SIAN BRUTTI, CHE SIAN MOSTRI
MA CHE SIAN SEMPRE DEI NOSTRI

Così Sia.

lunedì 7 settembre 2009

Nel mondo del PORCO, la protagonista ha avuto una crisi adolescenziale data dal fatto che lei è un cesso con lo Z4 e il braccio fuori dal finestrino

Nel frattempo quella gran fica della Ruja si sta per trombare due tipi ultrapalestrati chiamati Pech e uchafu, facendo becco il suo attuale ragazzo Rujo, di cui il PORCO è innamorata.
A sua volta, un butrellone di lardo di 300 chili con la barba incolta e una propensione per le bestemmie fa il filo al cesso.

Stranamente, si scopre che Pech e Uch sono froci.

venerdì 4 settembre 2009

martedì 1 settembre 2009

La Ruja è stata soccorsa

Il Gazzettimo di padova riferisce di una donna che si è seduta sul water due anni fa e che da allora non ha più voluto rialzarsi.

E' stata finalmente soccorsa pochi giorni fa quando il fidanzato (100%rujo) ha capito che forse c'era qualcosa che non andava. I pompieri hanno dovuto usare un piede di PORCO per staccare la tavoletta dal sanitario perché la pelle aveva cominciato a inglobarla. La tavoletta è stata rimossa chirurgicamente in ospedale. La fonte sottolinea che la donna, RUJA, di 24 anni, era rimasta nel bagno di sua libera volontà. Quando al fidanzato, che le portava da mangiare e l'accudiva, è stato chiesto come mai l'avesse lasciata lì, lui ha dichiarato che le chiedeva ogni giorno se era pronta a uscire e lei rispondeva sempre: "Forse domani". Il cronista ha tenuto a precisare che nel frattempo lui si serviva del secondo bagno presente nella casa.

I FAKES DI IG2

venerdì 28 agosto 2009

Resurrezione


Alcuni potranno dire che questo blog fa schifo, e se lo facessero avrei poco da ridire.
Taluni potranno infangare la fantasia di chi l'ha creato, e tutto sommato mi troverebbero dalla loro parte.
Altri ancora, più arditi, potrebbero commentare con un "dio cane, questo blog fa schifo madonna puttana, sembra il pisciatoio usato da quel frocio rottoinculo di dio cane il papa tedesco e nazista, gesù boia", ed avrebbero tutta la mia stima.

Ma il cambio di gestione sembra aver lasciato il segno, come dimostrato da un lettore affezionato (seppur -ahimè!- anonimo) che ha intavolato con il sottoscritto questo interessante dibattito:

Anonimo: panzer è il mio mito!
Anonimo: panzer è il mio mito!
Anonimo: panzer è il mio mito!
(ripetuto altre 25 volte)
Il bravissimo gestore di questo blog: Grazie, grazie, sono solo me stesso.
Anonimo: visto che ormai il blog è tuo, ti porto in dono questo.
(Allegato un BELLISSIMO sito con annesso riassunto della sit-com Il Mondo di Patty, di cui lo scrivente è fan sfegatato- ahimè, anche i migliori tra noi hanno le loro debolezze!)
Il bravissimo gestore di questo blog: Grazie, anonimo, un omaggio al padrone di casa è sempre ben accetto!

Notiamo l'uso di frasi emblematiche come "visto che il blog e tuo" e "un omaggio al padrone di casa", che mandano in bestia i residui informi e maleodoranti di quello che è un tempo ormai defunto, un'epoca di disonore ormai dimenticata dal tempo.

La colonna portante della vecchia e superata gestione, una personalità scomoda e legnosa quanto un mobile di legno marcio risalente al 15-18 (che non ha nulla a che vedere con la simpatia e la freschezza dello scrivente), interviene, sentendosi piccata nell'intimo:

"anonimo, col cazzo che il blog e' di panzer
qui certe merde non si pubblicano"

Quanta cattiveria, quanta volgarità! Insultare un dono venuto dal cuore, che schifo!
Ma il nostro affezionato lettore non s'arrende, anzi fa affondare di ulteriori 4 metri sotto terra la già degradante situazione, vibrando senza alcuna pietà queste dodici pugnalate:

"ruja, senza offesa, ma sei stata scalzata.
il tuo apporto è irrilevante."

Ed è il tripudio generale, un bagno di folla, un'ovazione, il pubblico è in delirio.
Risorgi, Insulti Gratuiti 3! Popolo italiano, corri alle armi! VINCERE!!!



Grazie, grazie.
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Ogni riferimento a fatti, persone o comodini è puramente casuale.

La redazione si felicita per la comparsa dell'utente Murmur, che rivendica la paternità dei commenti citati, e per il paragone con Sua Maestà Ice Thorn ad opera del sig. dr. cav. SerF, in quanto non credeva che avrebbe mai sfiorato l'astio e l'indisponenza del Sommo.