C' era una volta, tanto e tanto tempo fa, in un bosco sperduto tra le valli della pianura padana, che ospitava un' anziana signora, un po' cagionevole di salute ed un po' bloccata a letto, che si chiamava Nonna Ruja, e viveva aspettando ogni giorno, la visita della nipotina, una bimba di ormai trent’ anni suonati, dalla carnagione rosa intensa ed una lieve peluria sul viso, che grazie al vizio di indossare sempre la stessa mantellina con cappuccio, fatta di pelle di suino, veniva chiamata da tutti "Cappuccetto PORCO". La bimba, nonostante i pericoli che presentava il bosco, veniva mandata da lei tutti i giorni, a portarle cure e cibo, dai genitori, Uchafu e Lilleloller, che segretamente speravano fosse catturata e sbranata dal lupo Nemesis, che vagava perennemente affamato nelle ombre, in modo tale da avere una bocca in meno da sfamare. La bimba, che comunque non si preoccupava del pericolo, perchè aveva un' arma segreta, attraversava quindi tutti i giorni la lunga strada buia e sconfortante, fino a giungere alla villetta della nonna (chiedendosi sempre perchè quella vecchia vacca abitasse così lontato dalle comodità della civiltà moderna, se poi non riusciva neanche ad andare all' ASL da sola, ma aveva bisogno della macchina dell' adorato figlio, Uchafu), col suo cestino pieno di vivande, che faceva un sacco gola anche all’ orso Panzer ed al suo fido amico bubu, ma questa è un’ altra storia, Un giorno però, Il lupo Nemesis, decise che la fame era ormai troppa, e visto l’ avvicinarsi dell’ inverno, decise di entrare nella casa, divorare Nonna Ruja, e non ancora sazio, da lei travestirsi per attendere il sicuro arrivo della nipotina, e raddoppiare il pranzo.
Come tutti ormai sanno, la bimba, una volta raggiunta casa, entrando, vide la nonna un po’ più ingombrante del solito, avvolta nella sua copertina, e cominciò “Nonna, che naso grande che hai, Che piedi grossi che hai, Che orecchie lunghe che hai, che unghie affilate che hai, che denti aguzzi che hai… “ al che il lupo Nemesis, stufo ed infastidito dalla raffica di fiato che stava sprecando cappuccetto PORCO, salto d’ impeto fuori dal letto per cercare di divorarsela in un sol boccone. Cappuccetto PORCO con un balzo porcello, degno dei riflessi di uno schermidore, schivò l’ assalto, corse verso ogni apertura della casa per cercar la fuga, trovando immancabilmente il lupo Nemesis, purtroppo per lei, davanti ad ogni uscita, essendo molto più veloce di lei. Quando, dopo alcuni minuti di assalto, cappuccetto PORCO si trovò chiusa in un angolo, all’ avvicinarsi del Lupo nemesis, ormai senza scampo, penso di usare la sua arma segreta e disse “Lupo, aspetta, non mangiarmi, ti sono molto più utile da viva che da mangiata”. Il Lupo Nemesis ebbe un attimo di esitazione e curiosità e disse “Ah, si, e come potresti, aaaaauuuuuuuu, essere utile, piccola polpetta con le gambe ?”.
Prontissima alla risposta, Cappuccetto PORCO disse “Beh, se proprio lo vuoi sapere, Lupo Nemesis, stacco chinotti formidabili !”, ed allargandosi in un sorriso a bocca aperta, si lanciò sul pacco del lupo, che prontamente cominciò ad ululare per l’ abilità della trentenne travestita da bimba col cappuccio di porco. In quel mentre, il cacciatore He-Pech, che come ogni giorno, aspettava Cappuccetto PORCO fuori dalla casa della nonna, per i soliti giochino erotici con la Porcella, insospettito dal ritardo, e dagli ululati vicini, forti e ripetuti, si lancio dentro la villetta del bosco, trovando un’ eccitantissima scena di fronte ai suoi occhi. Sollevata la spada, al grido di “Per il potere di GaysCUL”, gli crebbe un tarello in mezzo alle gambe degno di un mandino superdotato persino per i mandino, e si lanciò alle spalle di Cappuccetto PORCO, iniziando così un trittico a spiedino, in fila He-pech, l’ ano ormai spanato di Cappuccetto PORCO, e l’ inumiditissimo tarello di Lupo Nemesis, suscitando le ire di Skelestronz, che stava spiando le mosse del suo amato ed irraggiungibile Biondino dal petto possentemente muscoloso e dalla natiche scolpite, il cui cervello gia cominciava a elaborare un’ ennesimo piano per la conquista dell’ ambito deretano. Ma anche questa è un’ altra storia.
Buon lunedì di merda a chiunque.
Come tutti ormai sanno, la bimba, una volta raggiunta casa, entrando, vide la nonna un po’ più ingombrante del solito, avvolta nella sua copertina, e cominciò “Nonna, che naso grande che hai, Che piedi grossi che hai, Che orecchie lunghe che hai, che unghie affilate che hai, che denti aguzzi che hai… “ al che il lupo Nemesis, stufo ed infastidito dalla raffica di fiato che stava sprecando cappuccetto PORCO, salto d’ impeto fuori dal letto per cercare di divorarsela in un sol boccone. Cappuccetto PORCO con un balzo porcello, degno dei riflessi di uno schermidore, schivò l’ assalto, corse verso ogni apertura della casa per cercar la fuga, trovando immancabilmente il lupo Nemesis, purtroppo per lei, davanti ad ogni uscita, essendo molto più veloce di lei. Quando, dopo alcuni minuti di assalto, cappuccetto PORCO si trovò chiusa in un angolo, all’ avvicinarsi del Lupo nemesis, ormai senza scampo, penso di usare la sua arma segreta e disse “Lupo, aspetta, non mangiarmi, ti sono molto più utile da viva che da mangiata”. Il Lupo Nemesis ebbe un attimo di esitazione e curiosità e disse “Ah, si, e come potresti, aaaaauuuuuuuu, essere utile, piccola polpetta con le gambe ?”.
Prontissima alla risposta, Cappuccetto PORCO disse “Beh, se proprio lo vuoi sapere, Lupo Nemesis, stacco chinotti formidabili !”, ed allargandosi in un sorriso a bocca aperta, si lanciò sul pacco del lupo, che prontamente cominciò ad ululare per l’ abilità della trentenne travestita da bimba col cappuccio di porco. In quel mentre, il cacciatore He-Pech, che come ogni giorno, aspettava Cappuccetto PORCO fuori dalla casa della nonna, per i soliti giochino erotici con la Porcella, insospettito dal ritardo, e dagli ululati vicini, forti e ripetuti, si lancio dentro la villetta del bosco, trovando un’ eccitantissima scena di fronte ai suoi occhi. Sollevata la spada, al grido di “Per il potere di GaysCUL”, gli crebbe un tarello in mezzo alle gambe degno di un mandino superdotato persino per i mandino, e si lanciò alle spalle di Cappuccetto PORCO, iniziando così un trittico a spiedino, in fila He-pech, l’ ano ormai spanato di Cappuccetto PORCO, e l’ inumiditissimo tarello di Lupo Nemesis, suscitando le ire di Skelestronz, che stava spiando le mosse del suo amato ed irraggiungibile Biondino dal petto possentemente muscoloso e dalla natiche scolpite, il cui cervello gia cominciava a elaborare un’ ennesimo piano per la conquista dell’ ambito deretano. Ma anche questa è un’ altra storia.
Buon lunedì di merda a chiunque.
1 commento:
che merda di blog.
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