giovedì 26 novembre 2009

C’ era una volta, tanto e tanto tempo fa… un fratellino ed una sorellina, Panzer e Grotteschel, che durante una gita nel bosco, coi loro genitori, gli immancabili Uchafu e Pech, si persero giocando a nascondino, finche non GIUNGETTE la sera, e, felici i genitori, che non trovandoli andarono a casa, almeno contenti perché non avendo perso cappuccetto PORCO, con la scomparsa di Panzer e Grotteschel, disperati i due fratellini perché col buio non sapevano più che fare, e la giornata volse al termine.
Rientrando a casa, Uchafu e Pech chiamarano a raccolta degli amici, per improvvisare una grande festa a base di arrosto di anonimo innaffiato da Succo di Ananas, Zup e brodo di pollo, volta a ringraziare il cielo dell’ avvenimento estatico del dì.
Alla festa accorsero SBS, Rujo, Nemesis, Carciofo, Mofo… insomma, un’ allegra combriccola, che tra alcuni persi durante il viaggio e rientrati a casa anzitempo, e alcuni ubriacatisi con della Zup, resero la festa un’ evento memorabile. Ma… oibò, ci siamo dimenticati dei protagonisti della fiaba, Panzer & Grotteschel !
Ebbene, seguiamo brevemente cosa successe ai due pargoli;Svegliatisi la mattina, dopo una notte tormentata da incubi in cui un oscuro personaggio alieno, non E.T. come tutti si aspettano, ma più naturalizzato terrestre, identificato con I.T., avrebbe resettato tutti i file dei loro computer a casa. Si accorsero di essersi assopiti vicini ad una casetta di marzapane, e cioccolato e dolci di ogni tipo che ne adornavano le pareti. Immediatamente trovarono il sorriso, e la curiosità di andare a vedere come era fatta la casa, ed appena avvicinati, accortisi d’ esser lievemente sconvolti dai morsi della fame, provarono ad addentare le imposte, scoprendo una cioccolata di qualità eccezionale. In quel mentre, attirata dal rumore, scatto fuori dall’ uscio di casa, una vecchia strega, a forma di mucca bianca pezzata nera, soprannominata dai terrorizzati passanti che conoscevano quel remoto luogo, la Ruja. Non si sa bene da dove avesse origine quel nome, ma la leggenda voleva che fosse una derivazione del suo essere di nome femmina, d’ aspetto mucca, d’ animo transessuale, d’ odore insopportabile e di voce telefonista erotica(o).
Sulla porta, in un’ italiano stentato, a tratti con un’ accento portoghese, ma più brasiliano che portoghese, esordì con “Sciao beli, cosa state fascendo ? Vi siete perduti beli ? Ma vedu che avite fame, vinite dentro che vi darò da scaldarve e da mangiare”. I due, rassicurati dalla calda voce da Zsiu belu dell’ essere della foresta, entrarono. Ma appena dentro, si ritrovarono in una gabbia, e furono portati nella cantina della casa. Per farla breve, perché il narratore ne ha le palle piene ed ha quasi finito la pausa pranzo, la Ruja dava continuamente da mangiare ai due, tanto, troppo. Al che Grotteschel disse “sai fratellino mio Panzer adorato ? Mi ricorda una favola in cui la strega volvea ingrassare i due bimbi, per poi mangiarseli. Tu mangia, ma quando ti controllera il dito per capire se sarai grasso, (visto che tra le tante virtù della Ruja, vi era la miopia ad un occhio, la cataratta completa e l’ astigmatismo all’ altro occhio), porgile sempre il bastoncino. Così andarono avanti per anni. Finche la Ruja incredula, disse “E’ impossibiu, ora entro e vedo se i due mi prendono in sgiro” Al che la ruja, entrata, si accorse, grazie ai telescopi che indosavva per una minima vista, che il bimbo panzer era ormai cresciuto, diventato quasi un uomo, e decise di far uscire i ragazzi per raggiungere i suoi scopi (scopi, appunto). Diede in mano una spada a Panzer, ed alla pronunzia di una formula magica “Per il potere di GaysCUL, dagli il potere, zsiu belu”, Questi si trasformo in HE-PECH, un biondo, abbronzato, possente, glabro ed eccitante adone, tutto muscoli ed olio emolliente ! Alla vista, sia la ruja, contenta del risultato per anni cercato, che Grotteschel, ormai diventata una fanciulla in età da tarello, si guardarono, si misero carponi di fronte al mandino bianco, e a turno, sodomizzata la ruja (avendo curiosamente un’ unico foro posteriore, e non due come il teorico sesso avrebbe voluto), e sverginato la consanguinea, cominciarono ad urlare di piacere, promettendosi amore eterno.
Nel frattempo Uchafu e Pech, con un senso di smarrimento e vuoto, per la perdita dei due figli, decisero di averne altri… ma anche questa, è un’ altra storia.

lunedì 23 novembre 2009

C' era una volta, tanto e tanto tempo fa, in un bosco sperduto tra le valli della pianura padana, che ospitava un' anziana signora, un po' cagionevole di salute ed un po' bloccata a letto, che si chiamava Nonna Ruja, e viveva aspettando ogni giorno, la visita della nipotina, una bimba di ormai trent’ anni suonati, dalla carnagione rosa intensa ed una lieve peluria sul viso, che grazie al vizio di indossare sempre la stessa mantellina con cappuccio, fatta di pelle di suino, veniva chiamata da tutti "Cappuccetto PORCO". La bimba, nonostante i pericoli che presentava il bosco, veniva mandata da lei tutti i giorni, a portarle cure e cibo, dai genitori, Uchafu e Lilleloller, che segretamente speravano fosse catturata e sbranata dal lupo Nemesis, che vagava perennemente affamato nelle ombre, in modo tale da avere una bocca in meno da sfamare. La bimba, che comunque non si preoccupava del pericolo, perchè aveva un' arma segreta, attraversava quindi tutti i giorni la lunga strada buia e sconfortante, fino a giungere alla villetta della nonna (chiedendosi sempre perchè quella vecchia vacca abitasse così lontato dalle comodità della civiltà moderna, se poi non riusciva neanche ad andare all' ASL da sola, ma aveva bisogno della macchina dell' adorato figlio, Uchafu), col suo cestino pieno di vivande, che faceva un sacco gola anche all’ orso Panzer ed al suo fido amico bubu, ma questa è un’ altra storia, Un giorno però, Il lupo Nemesis, decise che la fame era ormai troppa, e visto l’ avvicinarsi dell’ inverno, decise di entrare nella casa, divorare Nonna Ruja, e non ancora sazio, da lei travestirsi per attendere il sicuro arrivo della nipotina, e raddoppiare il pranzo.
Come tutti ormai sanno, la bimba, una volta raggiunta casa, entrando, vide la nonna un po’ più ingombrante del solito, avvolta nella sua copertina, e cominciò “Nonna, che naso grande che hai, Che piedi grossi che hai, Che orecchie lunghe che hai, che unghie affilate che hai, che denti aguzzi che hai… “ al che il lupo Nemesis, stufo ed infastidito dalla raffica di fiato che stava sprecando cappuccetto PORCO, salto d’ impeto fuori dal letto per cercare di divorarsela in un sol boccone. Cappuccetto PORCO con un balzo porcello, degno dei riflessi di uno schermidore, schivò l’ assalto, corse verso ogni apertura della casa per cercar la fuga, trovando immancabilmente il lupo Nemesis, purtroppo per lei, davanti ad ogni uscita, essendo molto più veloce di lei. Quando, dopo alcuni minuti di assalto, cappuccetto PORCO si trovò chiusa in un angolo, all’ avvicinarsi del Lupo nemesis, ormai senza scampo, penso di usare la sua arma segreta e disse “Lupo, aspetta, non mangiarmi, ti sono molto più utile da viva che da mangiata”. Il Lupo Nemesis ebbe un attimo di esitazione e curiosità e disse “Ah, si, e come potresti, aaaaauuuuuuuu, essere utile, piccola polpetta con le gambe ?”.
Prontissima alla risposta, Cappuccetto PORCO disse “Beh, se proprio lo vuoi sapere, Lupo Nemesis, stacco chinotti formidabili !”, ed allargandosi in un sorriso a bocca aperta, si lanciò sul pacco del lupo, che prontamente cominciò ad ululare per l’ abilità della trentenne travestita da bimba col cappuccio di porco. In quel mentre, il cacciatore He-Pech, che come ogni giorno, aspettava Cappuccetto PORCO fuori dalla casa della nonna, per i soliti giochino erotici con la Porcella, insospettito dal ritardo, e dagli ululati vicini, forti e ripetuti, si lancio dentro la villetta del bosco, trovando un’ eccitantissima scena di fronte ai suoi occhi. Sollevata la spada, al grido di “Per il potere di GaysCUL”, gli crebbe un tarello in mezzo alle gambe degno di un mandino superdotato persino per i mandino, e si lanciò alle spalle di Cappuccetto PORCO, iniziando così un trittico a spiedino, in fila He-pech, l’ ano ormai spanato di Cappuccetto PORCO, e l’ inumiditissimo tarello di Lupo Nemesis, suscitando le ire di Skelestronz, che stava spiando le mosse del suo amato ed irraggiungibile Biondino dal petto possentemente muscoloso e dalla natiche scolpite, il cui cervello gia cominciava a elaborare un’ ennesimo piano per la conquista dell’ ambito deretano. Ma anche questa è un’ altra storia.

Buon lunedì di merda a chiunque.

giovedì 12 novembre 2009

HE-PECH E I DOMINATORI DELL'UNIVERSO
riassunto delle precedenti puntate

Nel favoloso blog di IG2, il bellissimo PECH trova la mitica SPADA del POTERE, grazie alla quale può tramutarsi nel leggendario HE-PECH, dominatore dell'Universo, Principe del Castello di GAYSKULL e proprietario del coccoloso TIGROTTO VERDE. Presto il novello adone diventa l'oggetto del desiderio dei molti omosessuali del blog, ma soprattutto scatena un incontrollato desiderio sessuale nel terribile SKELETOR (MESSINE), il quale prova in tutti i modi ad attirare l'attenzione del fratello bello di Ronn Moss. Tuttavia innumerevoli ostacoli impediscono il coronamento del suo sogno d'amore: sinistri personaggi come STRATOS e sedicenti mogli come SHE-PECH (RAFFAELLA CARRA) scendono in campo contro il signore della TANA DEL SERPENTE per poter mettere le manacce prima di lui sulle erculee chiappe del dio greco; alleati coglioni e drogati come BEASTMAN o peggio ancora MERMAN lo coprono di ridicolo e gli remano contro; ma soprattutto è lo stesso Rodolfo Valentino de noantri a non cagare minimamente il povero malvagio ebbro di passione, preferendo la compagnia della troissima MAGA nella TORRE DEL POTERE, o del gayssimo PANZER nella sua palestra.
Riuscirà il libidinoso scheletro ad avere la fascinosa montagna di muscoli tutta per le sue sfrenate voluttà? Riuscirà la risposta italiana a George Clooney a preservare intatto il suo vergineo ano?

domenica 8 novembre 2009

giovedì 5 novembre 2009

Un transessuale è innanzitutto una persona. Un essere umano con un problema (lilleloller) in più rispetto agli altri (Nemsis, Iron), maturato quando - prima degli altri - ha cominciato a porsi alcune domande esistenziali: perché sono diverso (Il porco)? Perché agli amici piace scazzottarsi e giocare a calcio e io preferisco le bambole (Skhammy)? Perché voglio vestirmi con abiti femminili (Pech)? Inizialmente queste pulsioni si nascondono agli altri, ma soffocarle a lungo non è la soluzione (Panzer, Lo stronzo2). Noi non ci identifichiamo con il nostro sesso anagrafico e la decisione da prendere è quella di adeguare il proprio corpo all'anima (Uchafu)