C’ era una volta, tanto e tanto tempo fa… un fratellino ed una sorellina, Panzer e Grotteschel, che durante una gita nel bosco, coi loro genitori, gli immancabili Uchafu e Pech, si persero giocando a nascondino, finche non GIUNGETTE la sera, e, felici i genitori, che non trovandoli andarono a casa, almeno contenti perché non avendo perso cappuccetto PORCO, con la scomparsa di Panzer e Grotteschel, disperati i due fratellini perché col buio non sapevano più che fare, e la giornata volse al termine.
Rientrando a casa, Uchafu e Pech chiamarano a raccolta degli amici, per improvvisare una grande festa a base di arrosto di anonimo innaffiato da Succo di Ananas, Zup e brodo di pollo, volta a ringraziare il cielo dell’ avvenimento estatico del dì.
Alla festa accorsero SBS, Rujo, Nemesis, Carciofo, Mofo… insomma, un’ allegra combriccola, che tra alcuni persi durante il viaggio e rientrati a casa anzitempo, e alcuni ubriacatisi con della Zup, resero la festa un’ evento memorabile. Ma… oibò, ci siamo dimenticati dei protagonisti della fiaba, Panzer & Grotteschel !
Ebbene, seguiamo brevemente cosa successe ai due pargoli;Svegliatisi la mattina, dopo una notte tormentata da incubi in cui un oscuro personaggio alieno, non E.T. come tutti si aspettano, ma più naturalizzato terrestre, identificato con I.T., avrebbe resettato tutti i file dei loro computer a casa. Si accorsero di essersi assopiti vicini ad una casetta di marzapane, e cioccolato e dolci di ogni tipo che ne adornavano le pareti. Immediatamente trovarono il sorriso, e la curiosità di andare a vedere come era fatta la casa, ed appena avvicinati, accortisi d’ esser lievemente sconvolti dai morsi della fame, provarono ad addentare le imposte, scoprendo una cioccolata di qualità eccezionale. In quel mentre, attirata dal rumore, scatto fuori dall’ uscio di casa, una vecchia strega, a forma di mucca bianca pezzata nera, soprannominata dai terrorizzati passanti che conoscevano quel remoto luogo, la Ruja. Non si sa bene da dove avesse origine quel nome, ma la leggenda voleva che fosse una derivazione del suo essere di nome femmina, d’ aspetto mucca, d’ animo transessuale, d’ odore insopportabile e di voce telefonista erotica(o).
Sulla porta, in un’ italiano stentato, a tratti con un’ accento portoghese, ma più brasiliano che portoghese, esordì con “Sciao beli, cosa state fascendo ? Vi siete perduti beli ? Ma vedu che avite fame, vinite dentro che vi darò da scaldarve e da mangiare”. I due, rassicurati dalla calda voce da Zsiu belu dell’ essere della foresta, entrarono. Ma appena dentro, si ritrovarono in una gabbia, e furono portati nella cantina della casa. Per farla breve, perché il narratore ne ha le palle piene ed ha quasi finito la pausa pranzo, la Ruja dava continuamente da mangiare ai due, tanto, troppo. Al che Grotteschel disse “sai fratellino mio Panzer adorato ? Mi ricorda una favola in cui la strega volvea ingrassare i due bimbi, per poi mangiarseli. Tu mangia, ma quando ti controllera il dito per capire se sarai grasso, (visto che tra le tante virtù della Ruja, vi era la miopia ad un occhio, la cataratta completa e l’ astigmatismo all’ altro occhio), porgile sempre il bastoncino. Così andarono avanti per anni. Finche la Ruja incredula, disse “E’ impossibiu, ora entro e vedo se i due mi prendono in sgiro” Al che la ruja, entrata, si accorse, grazie ai telescopi che indosavva per una minima vista, che il bimbo panzer era ormai cresciuto, diventato quasi un uomo, e decise di far uscire i ragazzi per raggiungere i suoi scopi (scopi, appunto). Diede in mano una spada a Panzer, ed alla pronunzia di una formula magica “Per il potere di GaysCUL, dagli il potere, zsiu belu”, Questi si trasformo in HE-PECH, un biondo, abbronzato, possente, glabro ed eccitante adone, tutto muscoli ed olio emolliente ! Alla vista, sia la ruja, contenta del risultato per anni cercato, che Grotteschel, ormai diventata una fanciulla in età da tarello, si guardarono, si misero carponi di fronte al mandino bianco, e a turno, sodomizzata la ruja (avendo curiosamente un’ unico foro posteriore, e non due come il teorico sesso avrebbe voluto), e sverginato la consanguinea, cominciarono ad urlare di piacere, promettendosi amore eterno.
Nel frattempo Uchafu e Pech, con un senso di smarrimento e vuoto, per la perdita dei due figli, decisero di averne altri… ma anche questa, è un’ altra storia.
Rientrando a casa, Uchafu e Pech chiamarano a raccolta degli amici, per improvvisare una grande festa a base di arrosto di anonimo innaffiato da Succo di Ananas, Zup e brodo di pollo, volta a ringraziare il cielo dell’ avvenimento estatico del dì.
Alla festa accorsero SBS, Rujo, Nemesis, Carciofo, Mofo… insomma, un’ allegra combriccola, che tra alcuni persi durante il viaggio e rientrati a casa anzitempo, e alcuni ubriacatisi con della Zup, resero la festa un’ evento memorabile. Ma… oibò, ci siamo dimenticati dei protagonisti della fiaba, Panzer & Grotteschel !
Ebbene, seguiamo brevemente cosa successe ai due pargoli;Svegliatisi la mattina, dopo una notte tormentata da incubi in cui un oscuro personaggio alieno, non E.T. come tutti si aspettano, ma più naturalizzato terrestre, identificato con I.T., avrebbe resettato tutti i file dei loro computer a casa. Si accorsero di essersi assopiti vicini ad una casetta di marzapane, e cioccolato e dolci di ogni tipo che ne adornavano le pareti. Immediatamente trovarono il sorriso, e la curiosità di andare a vedere come era fatta la casa, ed appena avvicinati, accortisi d’ esser lievemente sconvolti dai morsi della fame, provarono ad addentare le imposte, scoprendo una cioccolata di qualità eccezionale. In quel mentre, attirata dal rumore, scatto fuori dall’ uscio di casa, una vecchia strega, a forma di mucca bianca pezzata nera, soprannominata dai terrorizzati passanti che conoscevano quel remoto luogo, la Ruja. Non si sa bene da dove avesse origine quel nome, ma la leggenda voleva che fosse una derivazione del suo essere di nome femmina, d’ aspetto mucca, d’ animo transessuale, d’ odore insopportabile e di voce telefonista erotica(o).
Sulla porta, in un’ italiano stentato, a tratti con un’ accento portoghese, ma più brasiliano che portoghese, esordì con “Sciao beli, cosa state fascendo ? Vi siete perduti beli ? Ma vedu che avite fame, vinite dentro che vi darò da scaldarve e da mangiare”. I due, rassicurati dalla calda voce da Zsiu belu dell’ essere della foresta, entrarono. Ma appena dentro, si ritrovarono in una gabbia, e furono portati nella cantina della casa. Per farla breve, perché il narratore ne ha le palle piene ed ha quasi finito la pausa pranzo, la Ruja dava continuamente da mangiare ai due, tanto, troppo. Al che Grotteschel disse “sai fratellino mio Panzer adorato ? Mi ricorda una favola in cui la strega volvea ingrassare i due bimbi, per poi mangiarseli. Tu mangia, ma quando ti controllera il dito per capire se sarai grasso, (visto che tra le tante virtù della Ruja, vi era la miopia ad un occhio, la cataratta completa e l’ astigmatismo all’ altro occhio), porgile sempre il bastoncino. Così andarono avanti per anni. Finche la Ruja incredula, disse “E’ impossibiu, ora entro e vedo se i due mi prendono in sgiro” Al che la ruja, entrata, si accorse, grazie ai telescopi che indosavva per una minima vista, che il bimbo panzer era ormai cresciuto, diventato quasi un uomo, e decise di far uscire i ragazzi per raggiungere i suoi scopi (scopi, appunto). Diede in mano una spada a Panzer, ed alla pronunzia di una formula magica “Per il potere di GaysCUL, dagli il potere, zsiu belu”, Questi si trasformo in HE-PECH, un biondo, abbronzato, possente, glabro ed eccitante adone, tutto muscoli ed olio emolliente ! Alla vista, sia la ruja, contenta del risultato per anni cercato, che Grotteschel, ormai diventata una fanciulla in età da tarello, si guardarono, si misero carponi di fronte al mandino bianco, e a turno, sodomizzata la ruja (avendo curiosamente un’ unico foro posteriore, e non due come il teorico sesso avrebbe voluto), e sverginato la consanguinea, cominciarono ad urlare di piacere, promettendosi amore eterno.
Nel frattempo Uchafu e Pech, con un senso di smarrimento e vuoto, per la perdita dei due figli, decisero di averne altri… ma anche questa, è un’ altra storia.